mercoledì 5 settembre 2007

Al via la stagione Crt. Con l'urgenza di un senso.

di Sisto Dalla Palma

Il problema del CRT è quello della fedeltà a se stesso e alla sua vocazione in un momento in cui è sempre più difficile individuare dei percorsi coerenti e una capacità di convocazione attorno alla scena, intesa come una ricerca di senso. Siamo perplessi e francamente resistenti di fronte all'esplodere della cultura dell’effimero e del consumo culturale di massa. La politica degli eventi rischia di essere espressione della crisi e frammentazione delle identità, piuttosto che un processo che nasce da una aggregazione reale, in una città capace di fare sistema e cioè di essere comunità di relazioni vive e partecipate.

Noi pensiamo di dover rispondere alla speranza progettuale che è presente nella nostra società, al di là e contro l'effimero.

Fra tante le proposte che convergono in questa direzione, diamo evidenza alle immagini radicali di Emma Dante, che senza nulla concedere alla spettacolarità facile e consolatoria, si fa voce dell'indignazione e della protesta civile sui mali della nostra società.

Più ancora che un lavoro sul linguaggio, vogliamo ripensare le ragioni del nostro impegno, e le stesse istanze di un teatro civile, Anzi: del teatro tout court. Si tratta di un itinerario difficile e talvolta solitario, in aperta controtendenza rispetto alle suggestioni superficiali e volgari che dominano l’intero sistema dei media. Questo sistema rimuove ogni pensiero critico sulle ragioni e sui modi della nostra convivenza, da evidenza ai momenti estroversi ed estemporanei dell’apparire, quando invece nel sottosuolo della nostra società ci sono attese, speranze, valori che aspettano di essere riconosciuti ed interpretati in una prospettiva di cambiamento. Le voci più austere e pensose della cultura, della religione, e persino della politica richiamano l’urgenza di un’altra voce, di un altro discorso. E’ a questo che ci applichiamo senza infingimenti, senza illusioni, ma facendo appello alle certezze e alle speranze di sempre.

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