venerdì 7 settembre 2007

Le proposte di uno storico grande teatro d'avanguardia

Un cartellone impostato sulla ricerca della più alta qualità performativa. Un percorso intenso, quello del Crt, seducente e coraggioso, dove protagonista è prima di tutto il Teatro. Il teatro nel suo autentico modularsi verso l’urgenza di un senso, verso l’intimità delle scene, verso il rispetto dei grandi maestri che sono stati all’origine di una vocazione, Kantor, Grotowski, Wajda, Schumann e tutte le altre anime che hanno segnato il nostro viaggio. “Noi pensiamo di dover rispondere alla speranza progettuale che è presente nella nostra società, al di là e contro l'effimero”, dice Sisto Dalla Palma, direttore artistico del Crt. Nel solco di queste premesse, ecco non gli eventi, non le grandi kermesse, non il commercio della cultura, ma le proposte di un grande storico teatro di avanguardia.
Il Crt inaugurerà peraltro la stagione con un regalo al suo pubblico: lunedì 1 ottobre, dalle 10 alle 19, sarà possibile acquistare tutte le tipologie di abbonamento con il 30% di sconto. Un’ occasione da non perdere.
Il via, finalmente, con Emma Dante. Alla regista palermitana il Crt dedica quest’anno ben sette spettacoli, tra cui, per la prima volta a Milano, Il festino, e le riprese, in una splendida retrospettiva, dei suoi spettacoli più intensi e innovativi: Cani di Bancata, Carnezzeria, La scimia, m’Palermu, Mishelle di Sant’Oliva, Vita Mia. Nel discorso sulla performance e l’intimità dissacrante dei linguaggi, di cui la Dante è la maggiore testimone, si inseriscono anche il bellissimo e acclamato ‘Nzularchia di Borrelli e Cerciello, La licenza del promettente Claudio Autelli, La casa d’argilla di Lisa Ferlazzo Natoli, I gemelli di Giorgio Marini. Al teatro più vero, provocatorio e coinvolgente s’iscrivono anche il ritorno al Crt della Filarmonica Clown con il Don Chisciotte del grande Bolek Polivka, e lo Zio Vanja di Cechov rivisto dal regista argentino Cesar Brie insieme alla giovane Isadora Angelini. Un incontro emozionante è quello tra Corrado D’Elia e il Crt, per un Otello, in scena nei meravigliosi spazi del Teatro dell’Arte, che si annuncia davvero interessante. Altro classico, altro incontro con il teatro della qualità più elevata: Marco Sgrosso e Elena Bucci affrontano Ibsen e Hedda Gabler. C’è spazio ancora per i graditi ritorni del poliedrico Mimmo Sorrentino con un difficile testo sulla sessualità tra i minorenni, Avemaria per una Gattamorta;, parte di un ampio progetto su giovani e bullismo nelle scuole; di Natalino Balasso, interprete d’eccezione di un tragicomico La tosa e lo storione, e di Gianfelice Facchetti nel grottesco Nel numero dei +. Il Crt riprende poi le sue produzioni, di grande successo lo scorso anno, L’assoluto naturale di Fabrizio Parenti e Carla Chiarelli e il De Rerum Natura de La Fionda Teatro. Come sempre lo spazio del Crt è aperto alle giovani iniziative: ecco Ciccio di Giulia Abbate, il “giallo” Che fine ha fatto Baby Jane di Maria Pia Pagliarecci e la Maria Maddalena di Valentina Capone. Anche la danza, naturalmente, fa parte del progetto di qualità del Crt: Capricci è la nuova creazione del duo Abbondanza-Bertoni, mentre il festival Short Formats, giunto alla sua ottava edizione, promette spettacoli in prima assoluta, con nuovi e affermati coreografi. Il Crt, infine, diventa più che mai punto di riferimento per la formazione alla performance d’avanguardia, organizzando, tra i tanti progetti formativi, il prezioso laboratorio di Emma Dante Un piccolo musical.

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